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I Leoni e l'Aquila
Intervista alla Fossa dei Leoni 1970 Fortitudo Bologna

33. Per concludere questa chiacchierata, qual’è la domanda che ancora non vi ho fatto e che vi sareste voluti sentire rivolgere?

A dire il vero ce le avete fatte tutte, tanto che ormai abbiamo finito le scorte di birra!  A parte gli scherzi, ci piacerebbe, infine, riassumere i momenti chiave della storia della Fossa dei Leoni Fortitudo che sono stati il 1970, anno di nascita della Fossa; il 1986, anno in cui il gruppo decise di seguire in maniera esclusiva e costante la Fortitudo, il che significava prendersi l’impegno di essere sempre presenti in trasferta, su qualunque campo, trasferte al Sud e in Europa comprese, e in qualsiasi giorno della settimana, il che non è facile se si pensa che le squadre di basket spesso disputano turni infrasettimanali di campionato e, in occasione dei playoff, capita di dover andare in trasferta anche per tre volte di fila nel giro di cinque giorni; poi, è chiaro che nel corso degli anni qualche trasferta è capitata anche a noi di “cannarla”, più che altro per problemi tecnici (tipo guasti ai pullman) o giudiziari. Altro momento chiave nella storia della Fossa è stato poi il 1998, anno in cui abbiamo deciso di intraprendere una battaglia civile e legale contro la repressione, a causa del numero spropositato di diffide che avevano colpito il gruppo. Questo momento è stato per noi molto importante perché, partendo da qui, le iniziative del gruppo relative alla lotta per ottenere giustizia dalle istituzioni si sono estese al di fuori del nostro ambito, andando a sposare le battaglie a sostegno della famiglia del povero Federico Aldrovandi, così come è stato per le iniziative rivolte a chiedere giustizia per Gabriele Sandri e, oggi, la battaglia per far sì che anche Paolo Scaroni riesca ad ottenere verità e giustizia da quelle istituzioni che ne hanno segnato per sempre l’esistenza. L’idea era quella di far capire all’opinione pubblica che tutte le ingiustizie subìte dagli ultras oggi, domani potrebbero toccare a qualunque cittadino della cosiddetta società civile. E i casi che ti ho appena citato ne sono, purtroppo, la drammatica testimonianza.

9Altre iniziative della Fossa sono state messe in atto per chiedere giustizia, ad esempio, per le vittime dell’incidente aereo in cui persero la vita alcuni studenti del liceo “Salvemini” di Casalecchio di Reno, e da lì in avanti hanno preso il via tutta una serie di altre iniziative attraverso le quali la Fossa si è impegnata nel sociale con varie iniziative che vanno dalle adozioni a distanza, alla raccolta di vestiti per le popolazioni vittime della guerra in Bosnia, così come le raccolte fondi a favore del Telefono Azzurro, come anche a favore di quelle fondazioni che aiutano i più bisognosi, e altre ancora. Tutte iniziative che, di fatto, ci hanno fatto conoscere anche come realtà capace di aggregare persone capaci di impegnarsi nel sociale e non più solo come il gruppo ultras capace solo di creare casini. Tutte cose che, indipendentemente da come veniamo percepiti all’esterno, ci hanno portati ad aiutare chi è meno fortunato e, allo stesso tempo, hanno permesso a molti di noi di crescere sotto il profilo umano.

Epilogo