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I Leoni e l'Aquila
Intervista alla Fossa dei Leoni 1970 Fortitudo Bologna

15. Nel 2000 siete stati protagonisti di un film in cui, assieme alla regista Enza Negroni, avete cercato di condensare e raccontare l’essenza del vostro essere ultras. Ritenete ben riuscita quell’operazione? Che ricordo avete di quell’esperienza e che cosa vi ha lasciato? Vi hanno preso parte esclusivamente i componenti del gruppo oppure c’erano anche degli attori professionisti?

Quella del film fu un’esperienza significativa per la Fossa, prima di tutto perché ci permetteva di rompere gli schemi classici del gruppo ultras, andando oltre  le  attività tradizionali che vengono realizzate dalla curva.

Di certo fu un’esperienza che ci permise di allargare i nostri orizzonti, ma non fu certo un episodio isolato visto che quasi in contemporanea realizzammo anche un primo libro in cui si ripercorrevano i primi 30 anni di storia del gruppo.

17Poi, negli anni successivi, abbiamo ripetuto esperienze analoghe, come ad esempio la realizzazione di un Dvd celebrativo per i 40 anni di vita della Fossa, o la realizzazione di un secondo libro ancora più ricco di materiale originale rispetto al primo (soprattutto foto e articoli di giornali) e, addirittura, un CD audio in cui sono raccolti i cori della nostra curva assieme ad alcuni pezzi che ci sono stati dedicati da gruppi musicali della scena rock bolognese.

Ritornando al film girato nel 2000, ricordiamo che c’erano giusto 2 o 3 attori “veri” mentre tutti gli altri interpreti furono scelti tra i ragazzi che facevano parte del nostro gruppo.

La trama non è altro che uno spaccato di vita della Fossa, raccontata da diverse angolazioni e non nascondiamo che, all’inizio, ossia quando ci fu proposto il progetto, noi per primi eravamo molto scettici soprattutto perché non sapevamo come sarebbe stato accolto al di fuori del nostro ambiente.

Col senno di poi, possiamo dire tranquillamente che si è trattato di un’esperienza positiva perchè il film è riuscito a raccontare fedelmente la Fossa e la prova ne è il riscontro favorevole che nel corso degli anni abbiamo raccolto in giro per l’Italia da tutti quegli ultras che avevano avuto modo di vederlo.

Un’esperienza, quindi, che ricordiamo con grande piacere, soprattutto perché involontariamente ha rotto alcuni nostri schemi mentali molto rigidi.

Domanda 16