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I Leoni e l'Aquila
Intervista alla Fossa dei Leoni 1970 Fortitudo Bologna

29. Alla luce degli avvenimenti che hanno coinvolto la vostra società negli ultimi due anni, ritenete che la spaccatura creatasi all’interno della tifoseria biancoblu sia ancora sanabile? Ha danneggiato anche (e se si, quanto?) il vostro gruppo? Avete perso per strada degli elementi conosciuti e attivi nel gruppo che, magari, hanno preferito seguire la società di Romagnoli o non seguire nessuna delle due compagini?

C’è da fare una premessa importante. Non siamo stati noi a volere la spaccatura all’interno della nostra tifoseria. Anzi, abbiamo cercato fin dal principio di evitarla e, per riuscirci, abbiamo avvertito tutti i protagonisti coinvolti nelle recenti vicende societarie che, l’unica cosa che si doveva evitare era distruggere la tifoseria fortitudina, l’unico vero patrimonio che ancora rimaneva della nostra Fortitudo e, anzi, proprio da questo si doveva cercare di ripartire. Non ci hanno voluti ascoltare, pensando che le nostre parole fossero delle stupidaggini e così si è finiti per arrivare ad una frammentazione all’interno della nostra tifoseria. Da lì in poi le posizioni sono state sostanzialmente due. Da una parte noi della Fossa, che abbiamo deciso di seguire una nostra linea di continuità ben precisa insieme a tutti quelli che hanno condiviso la nostra scelta. Dall’altra parte, tutti quelli che hanno scelto di seguire l’altra compagine (ex-Ferrara), sia perché ci hanno visto la possibilità di sbarazzarsi della Fossa per cui non avevano alcuna simpatia, sia perché non volevano avere più niente a che fare con l’ex presidente della Fortitudo, Sacrati (di fatto, colui che ha portato la Fortitudo sull’orlo del fallimento, NdR). La differenza sta anche nel fatto che alcuni hanno visto nell’ex-Ferrara una possibilità per tornare a vedere basket di buon livello, diversamente da noi della Fossa che, pur di provare a dare continuità alla storia della Fortitudo abbiamo scelto di seguire una squadra di ragazzini nella quarta serie del basket italiano.

32Difficilmente la frattura che si è creata in seno alla nostra tifoseria potrà essere ricomposta, soprattutto nei confronti di chi ci ha attaccati pubblicamente, definendoci “filo-Sacratiani” o affermando che la nostra scelta era dettata da non meglio precisati secondi fini. Nessun problema, invece, nei confronti di tutti quanti coloro che hanno fatto una scelta diversa dalla nostra, senza per questo attaccare chi, come noi, la pensava diversamente. Non sarà facile ricomporre la frattura ma non escludiamo che, col tempo, ciò possa avvenire.

Tutto questo, fortunatamente, non ha creato spaccature all’interno della Fossa, in quanto tutte le scelte che sono state fatte, sono state votate dal gruppo all’unanimità. È chiaro che tutta questa situazione, a livello personale, può aver generato in alcuni di noi qualche dubbio, accentuato dal fatto di trovarsi da un giorno all’altro in conflitto con chi solo fino a ieri era al tuo fianco per tifare la tua stessa squadra. Però, a livello di gruppo, non ha inciso in alcun modo e fortunatamente non abbiamo visto allontanarsi amici o amiche anche perché, ripetiamo, la scelta circa la linea da seguire come Fossa è stata presa all’unanimità, cosa che da noi succede molto di rado.

Domanda 30