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I Leoni e l'Aquila
Intervista alla Fossa dei Leoni 1970 Fortitudo Bologna

26. Sappiamo che nel basket il rapporto tra giocatori e tifosi è molto più forte e sentito che nel calcio, anche per merito della vicinanza “fisica” tra gli spalti e il campo di gioco: quali sono i giocatori simbolo nella storia della Fossa? E per cosa li ricordate?

È difficile fare dei nomi perché si finirebbe sempre per fare torto a qualcuno. Di fatto, ogni tifoso fortitudino ha i suoi giocatori preferiti. Ma ce n’è uno che più di tutti ha rappresentato lo “spirito fortitudo” perché è stato un grande lottatore e perché ormai è entrato nella leggenda. Si tratta di Gary “Baron” Schull, ragazzo americano che ha giocato nella F tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70. Di fatto, nessuno degli attuali componenti del direttivo della Fossa lo ha mai visto giocare,  seppure lo si è conosciuto di persona quando è tornato in Italia per la presentazione della squadra che allora vinse il primo scudetto e per la festa che si fece in seguito: tutti lo metteranno di sicuro in cima alla classifica della propria squadra ideale perché per tutto il tempo in cui ha giocato nella Fortitudo lo ha fatto da autentico campione, lottando sempre in campo, dal primo all’ultimo secondo di gioco e non tirandosi mai indietro, neanche quando si è ritrovato con la faccia coperta di sangue dopo aver subito un fallo (è accaduto veramente! NdR). Purtroppo ci ha lasciati improvvisamente pochi anni fa, non prima però di aver avuto la possibilità di tornare al PalaDozza per ricevere il tributo di quanti non lo hanno mai dimenticato, inclusi quelli che non l’hanno mai visto giocare. Per il resto, ci sono stati anche altri giocatori a cui il tifoso fortitudino si è sentito particolarmente legato nel corso degli anni, ad esempio i fratelli Douglas, Gilmore, Zatti, Basile, Myers e chi più ne ha più ne metta, ma il giocatore simbolo della Fortitudo rimane indiscutibilmente Schull.

Una cosa di cui andiamo orgogliosi, come Fossa, è stato ricevere attestati di stima ed ammirazione da parte di tanti giocatori che hanno vestito la maglia della Fortitudo così come anche da parte di tanti altri cestisti che ci hanno giocato contro.

Domanda 27