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I Leoni e l'Aquila
Intervista alla Fossa dei Leoni 1970 Fortitudo Bologna

3. Se si guarda alla storia della Fossa, viene naturale definirla un gruppo numeroso e passionale ma anche estremamente turbolento, spesso coinvolto in episodi di violenza. Cosa rende la Fossa, nel mondo del basket, così simile sotto certi aspetti ai gruppi ultras calcistici delle grandi metropoli italiane o di certe città del Sud?

La Fossa, fin dalle sue origini, ha sempre avuto la caratteristica di essere un gruppo che non si tira indietro rispetto alle situazioni violente o comunque di caos. Questo nel corso degli anni ha sicuramente attirato tante persone, soprattutto giovani, che sapevano di potersi trovare di fronte a situazioni “borderline” o comunque fuori dagli schemi della classica partita di basket.

Questa caratteristica della Fossa, nel corso degli anni ce la siamo sempre portata dietro anche perché, per diverso tempo, il gruppo non ha mai esercitato un grosso controllo rispetto alla gente che frequentava il nostro stesso settore ma poi, con gli anni, ci si è dati delle regole di comportamento, anche se è bene precisare che, pur non avendo mai voluto escludere la possibilità di ricorrere alla violenza in presenza di determinate circostanze, quello della violenza è stato sempre più un fatto spontaneo che partiva dall’iniziativa di singoli individui piuttosto che da una premeditazione del gruppo stesso.

Anche in questo la Fossa si discosta molto dalla maggioranza dei gruppi che seguono il basket e rientra nel circolo ristretto di quei pochi gruppi che, forse a causa dell’indole stessa dei propri componenti che perlopiù avevano una provenienza di tipo calcistico, riteneva normali e tollerabili certi comportamenti che al giorno d’oggi verrebbero classificati come violenti ma che, soprattutto negli anni ‘70 e ‘80, erano la normalità per chi frequentava gli stadi e spesso venivano ripetuti anche al palazzetto dove, peraltro, il controllo sociale da parte delle forze dell’ordine era ancora poca roba rispetto al calcio.

A tutto ciò si aggiunga quanto già detto circa l’indole e l’estrazione sociale del tifoso medio della Fortitudo che, in quanto “maraglio”, è portato naturalmente ad assumere atteggiamenti e comportamenti “sopra le righe”.

Domanda 04