FacebookInstagramTwitterVimeoYouTubeMailing List

 

I Leoni e l'Aquila
Intervista alla Fossa dei Leoni 1970 Fortitudo Bologna

Cominciamo dalla fine...

15bisMa non dalla “fine fine”, bensì dal punto a cui si è arrivati dopo una serie di vicissitudini degne del miglior romanzo thriller (o meglio ancora, di un legal thriller).

Domenica 10/02/2013, “Final 8” di Coppa Italia a Milano, nella cornice dell’imponente Forum di Assago, si incontrano in finale Mens Sana Siena e Pallacanestro Varese, ossia il top del basket italiano. In palio c’è la conquista della Coppa Italia e, sugli spalti, è in programma il confronto tra due tifoserie storiche del movimento ultras cestistico.

Ad un certo punto, in un settore del palasport posizionato sotto il tabellone elettronico, una porzione di spalti che fino a quel momento era sempre rimasta deserta, all’improvviso si riempie di gente, di colori e di vessilli, sono bianco-blu, nulla a che vedere con i colori delle squadre impegnate in campo in quel momento.

Chi sono? E cosa ci fanno qui?

La comparsa di uno striscione in balaustra chiarisce tutto. È quello storico della Fossa dei Leoni 1970, subito seguito da un enorme copricurva  che riproduce la F scudata, gli storici simboli che da sempre identificano la società Fortitudo Bologna e i suoi sostenitori. Saranno 250, forse 300 persone, giovani della Fossa ma non solo. In effetti era da un po’ che girava voce su questa possibile “improvvisata” ma nessuno ci credeva davvero, pensando invece all’ennesima provocazione del tifo bianco-blu, nel tentativo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei vertici federali sul dramma sportivo che stanno vivendo da circa tre anni e cercare così di smuovere le coscienze del mondo della pallacanestro verso una situazione che ha dell’assurdo e che, davvero, non si era mai vista prima.

Una situazione in cui era accaduto di tutto. Addirittura che, a fronte di una storica e gloriosa società del basket italiano che correva il rischio di essere dichiarata fallita dai tribunali ma che, si badi bene, non era ancora definitivamente morta (seppur sospesa dalle attività agonistiche), qualcuno aveva pensato bene di darle il colpo di grazia e celebrarne il funerale anticipato, dapprima dando vita ad una specie di squadra-fotocopia, che la ricordava nel nome e nei colori pur essendo in realtà la ex squadra di basket di Ferrara, perciò assolutamente priva del sostegno della maggioranza della tifoseria fortitudina; e successivamente cancellando dalla scena sportiva l’unica altra compagine, la Eagles Bologna, che invece derivava dalla Fortitudo originale e perciò ne garantiva la continuità rispetto alla storia della stessa F scudata, tanto da raccogliere il consenso di un’altra parte della tifoseria bianco-blu, quella organizzata che si riconosce sotto le insegne della Fossa dei Leoni 1970.

Alcuni mesi fa, avevamo incontrato alcuni rappresentanti della Fossa per una chiacchierata che ci aiutasse a conoscerli meglio.

Ve la proponiamo di seguito, con l’augurio che a questa ne possano seguire in futuro molte altre ancora.

Domanda 01